3 cose che servono per implementare una cultura del ‘self-management’.

Oggi parlare di Olocrazia è un tema caldo. “Ha un fascino tutto suo l’idea che le organizzazioni possano essere gestite autonomamente, grazie alla definizione di uno scopo non solo di business funzionano meglio, e questo attrae la nostra attenzione “.
– Sunny Grosso, Coachsultant DH

In DH, ci racconta Sunny Grosso, si è passati all’autogestione più di un anno fa, seguendo la strada di organizzazioni più grandi come Patagonia, Whole Foods e Zappos.com. Da allora, si sono state indicazioni e insegnamenti che ora si stanno applicando nel lavoro di consulenza.

Molti chiedono, come si fa a sapere se la propria organizzazione è pronta ad un’autogestione?

Per analizzare lo stadio di evoluzione dell’organizzazione, Sunny Grosso ha descritto recentemente in Training Magazine tre concetti che possono contribuire a rappresentare la propria azienda e quindi a cambiare i giochi:

1. SIAMO TUTTI LEADER

In autogestione, il ruolo dei leader si evolve a quello di un servo-leader che abilita e ispira. I leader aiutano gli individui a realizzare il loro scopo unico e ad allinearlo con lo scopo dell’organizzazione.

2. ESSERE ORIENTATI ALLO SCOPO

Nelle organizzazioni autogestite, la missione va oltre quella di fare soldi o di vincere, e si rivolge a dare contributi preziosi a una causa che eleva l’umanità. Nulla da poco! Non si è più mossi da un lavoro a tempo né da un lavoro che misura gli obiettivi, ma da qualcosa che migliora la vita!

3. TRASPARENZA

In un’organizzazione trasparente, le informazioni non sono più merce; scorrono liberamente. La trasparenza rimuove le ombre, i silos e la paura di far conoscere, per liberare tutti fino a concentrarsi sul lavoro che conta.


Questo articolo è stato tradotto per un pubblico italiano. L’Articolo originale è di Sunny Grosso ed è disponibile su blog.deliveringhappiness.com